dicembre 2002

 ...Hera e sarà finalmente Romagna regione?

Nel Consiglio Comunale del 30 ottobre scorso si è concluso, purtroppo, il lungo e complesso iter per la costituzione della grande holding di multiservizi, nata dalla fusione delle Aziende municipalizzate di circa 130 comuni del cosiddetto Perimetro Romagnolo con Seabo di Bologna, che prenderà il nome di Hera. In precedenza era stata creata "Adria" con la partecipazione di un partner privato che avrebbe portato capitali immediatamente fruibili in attesa dell' ingresso in Borsa con la futura Hera. Ma il ...buongiorno annunciato con enfasi sui manifesti è diventato una ...buonanotte, per la rinuncia di Servizi Città di Rimini, e si sono così accelerati i tempi per la creazione della multiutilty. Noi del Polo per Misano non saremmo contrari a tale unificazione dei servizi con la gestione dei privati perchè in linea teorica questa operazione dovrebbe portare ad una migliore gestione dei servizi e delle proprietà pubbliche, ipotizzando anche una riduzione delle tariffe. Invece sarà proprio l' opposto, le tariffe aumenteranno e l' occupazione diminuirà. Sarebbe stato sufficiente accorpare le Aziende romagnole senza legarsi a Bologna dalla quale con Hera saremo ancora più dipendenti. Certo in questa maniera non si sarebbe raggiunta la quotazione in Borsa ma per noi non è questo l' obiettivo principale, anche perchè il mercato borsistico è una realtà molto variabile, soggetto fortemente alle variazioni economiche e finanziarie, e quindi a forte rischio di mancati guadagni. Un Ente Locale non può e non deve fare affidamento su questi introiti finanziari così mutevoli, ma deve gestire meglio le sue risorse. Contrarie a questa unificazione sono state quasi tutte le opposizioni dei vari Comuni, qualcuno anche nelle maggioranze, i sindacati e le categorie economiche, quindi la grande maggioranza dei cittadini. Però i sindaci hanno voluto andare avanti e tutti i costi perché la maggior parte di loro ha assoluta necessità di recuperare risorse per opere pubbliche, che non sono ancora riusciti a realizzare,  e la Giunta di Misano ne è l' esempio più eclatante riferendosi in particolar modo alla fantomatica strada di collegamento. Quindi l' interesse primario delle amministrazioni è quello di fare cassa, ma probabilmente c'è anche un intento politico che riguarda la sempre più pressante richiesta di costituzione della Regione Romagna alla quale le amministrazioni di centro-sinistra sono contrarie per evidenti motivi di potere. Infatti l' Emilia ha una forte potenzialità economica nel campo industriale e agricolo, ma politicamente è più orientata verso il centrodestra. Al contrario la Romagna ha una economia prettamente turistica e politicamente ha una netta prevalenza verso il centrosinistra e quindi l' unione delle due rappresenta un efficace connubio per chi le comanda. Ovvero il centrosinistra non vuole farsi scappare la gallina dalle uova d' oro. Però i due territori hanno storia e cultura completamente diverse e "...la Romagna è stata presente in Italia con valore di Regione per almeno undici secoli..." dal 500, quando i romani la denominarono, al 1861 quando con l' Unità d' Italia "...fu incapsulata nell' Emilia per spegnere gli animi ribelli...". Inoltre è attualmente l' unica regione italiana a detenere il doppio nome. Finalmente abbiamo un Governo attento alle tipicità locali, che si è preso a cuore il problema e sta pensando di indire il referendum per la Romagna Regione in occasione delle elezioni amministrative del 2004. Pertanto invito fin da adesso tutti i cittadini ad esprimere un voto favorevole alla Romagna e ricordo che anche a Misano si è creato un Comitato. Lancio questo appello non soltanto da politico ma soprattutto da romagnolo innamorato della sua terra, della sua cultura e delle sue tradizioni. Andrea Muccioli, Capogruppo consigliare Polo per misano