Odio di classe

La sinistra ha sempre fatto della sua ragione di esistere una distorta difesa delle classe più deboli e ritiene nemici i "padroni", i "capitalisti" e le forze dell'ordine (polizia e militari in particolar modo), considerate al servizio dei potenti. Dimenticando però che poliziotti e soldati sono lavoratori come gli altri e che senza imprese gli operai non lavorerebbero, quindi ognuno di queste componenti fa parte del sistema economico e sociale di cui tutti siamo parte.

Gli uni rischiano capitali e gli altri li aiutano nel loro impegno, i terzi garantiscono ad entrambi la sicurezza necessaria sia locale che internazionale.

Per la sinistra dovrebbe esistere un mondo dove tutti si è uguali, dimenticando che la Natura stessa crea individui unici ed irripetibili e che la sua bellezza sta proprio in questo. Se tutti fossimo identici in tutto e per tutto sai che noia! La vera uguaglianza sta nei diritti e nei doveri , non nella conformazione materiale ed economica. 

<...L'Italia  è un Paese che ha avuto il '68 più lungo e che ha visto i suoi esponenti diventare intellettuali nella politica della cultura dominante...Così in Italia più che altrove è rimasta una cultura antioccidentale...i poliziotti sono forze devianti proletarie che prestano alla società capitalistica la forza delle loro braccia...> Don Baget Bozzo, il Giornale martedì 6 febbraio 2007.   

<...Non viene risparmiato nessuno degli elementi di cui una società moderna ha bisogno per crescere e prosperare: la dignità internazionale di un Paese nel rispetto della parola data; la difesa dell'identità nazionale, subito tacciata di nazionalismo; la ricerca e il godimento del benessere individuale, molla di ogni progresso collettivo...in nome di un'eguaglianza sognata quanto impossibile che ha la vera radice in un atavico e mai superato odio di classe...> Giordano Bruno Guerri, il Giornale lunedì 22 gennaio 2007.