Sorge con le dimissioni di Rutelli da sindaco di Roma, Settimo Atto, il 7 gennaio 2001 senza rispettare i sei mesi previsti dalla fine della legislatura che terminerà il 9 maggio, e come ultimo atto da primo cittadino svende 1.300 appartamenti. Poi arrivano due sculacciate ai popolari italiani, la prima da parte de l' Avvenire che boccia il programma di Rutelli e la seconda dal Congresso dei Popolari Europei che per l' Italia invita a parlare Berlusconi, il quale ottiene un grande successo. Intanto il ministro Veronesi si avventura nell' ennesima azzardata dichiarazione sugli spinelli nelle scuole e Bertinotti e Cossutta rivendicano a vicenda di essere i veri comunisti in occasione degli ottanta anni del PCI. Il 27 gennaio muore a Ginevra l' Josè ultima regina d' Italia Maria di Savoia ma, Ottavo Atto, nemmeno questo tragico fatto convince il centrosinistra a fare rientrare in patria i discendenti della dinastia reale. Nel frattempo l' Osservatore Romano critica la qualità dei programmi Rai e si chiede se ne vale la pena pagare l' abbonamento. Ciampi comunica che non scioglierà le Camere prima della scadenza e Berlusconi il 7 e l' 8 febbraio va in visita a Londra dove ottiene consensi sia dalla Thatcher che da Blair. Il 13 febbraio gli scienziati protestano contro il Governo che uccide la ricerca e intanto scoppia il caso "mucca pazza" anche in Italia. Il 17 febbraio Casini e Buttiglione si uniscono nel Biancofiore che si ripropone di rappresentare fortemente l' anima cattolica del centrodestra. Il 22 a Novi Ligure una ragazzina con la complicità del fidanzato uccide barbaramente la mamma ed il fratellino, segnale evidente di un disagio giovanile a cui il centrosinistra non ha saputo dare risposte. Il Vaticano protesta per il brutale attacco portato al Papa da Pannella nella trasmissione Rai Satyricon, mentre in una intervista su Famiglia Cristiana Berlusconi afferma che la legge 194 sull' aborto sarebbe da migliorare scatenando ovviamente le reazioni della sinistra. Il centro-sinistra inizia la sua crociata contro Berlusconi invitando prima il vicepremier belga a scagliarsi contro Bossi e poi, Nono Atto , approvando al Senato il 27 febbraio una legge inutile sul conflitto d' interessi perché, essendo completamente diversa da quella approvata alla Camera a larga maggioranza nel 1998, non c' è più tempo per il varo definitivo ed ha quindi solo l' aspetto "sinistro" di una arma da usare in campagna elettorale. Commento simile lo si può ritrovare nell' editoriale del n.9 di "Famiglia cristiana". E poi non sono in conflitto d' interessi il ministro Dini o i senatori Agnelli e Cecchi Gori? Oppure lo è solo Berlusconi?
Ma non è finita si giunge alla approvazione di una legge sul federalismo e cioè al Decimo Atto Antidemocratico, il più grave perpetuato dal centro-sinistra o Ulivo come dir si voglia, e cito testualmente da "il Giornale" di giovedì 1 marzo 2001: "Per la prima volta nella storia della Repubblica una maggioranza di governo vota una legge di riforma costituzionale senza alcun accordo con l' opposizione, anzi contro di essa. E ci riesce sul filo di quattro piccolissimi voti". Non ci sono parole per commentare un simile atto, qualsiasi persona con un minimo di atteggiamento democratico e di correttezza non può che condannarlo tenendo anche in considerazione che nel testo approvato non compare mai la parola federalismo!
Finalmente l' 8 marzo il Presidente Ciampi scioglie le Camere e apre ufficialmente una campagna elettorale che è praticamente in atto da sei mesi! Intanto in Francia le elezioni amministrative l' 11 marzo segnano una forte rimonta del centrodestra, che perde Parigi ma i ministri di Jospen vengono quasi tutti sconfitti nei comuni dove si sono presentati. Prima di partire per una vacanza il Presidente Ciampi lancia un appello per un confronto corretto e leale fra le parti, ma mai esortazione sarà più inascoltata! Infatti, Undicesimo Atto, nella trasmissione di Raidue Satyricon, da due personaggi che non vale la pena nominare,per quaranta minuti vengono elencate una serie di diffamazioni verso Berlusconi e Dell' Utri spacciandole per satira. Non sono altro che stralci processuali noti a tutti e dei quali i giudici ne hanno fatto carta straccia, ma rappresentano l' elemento finale di attacchi portati in trasmissioni Rai (pagate da tutti i cittadini) quali Raggio Verde, l' Ottavo Nano, il Fatto, TG3 e Quelli che il calcio. L' intervento del Presidente però riporta un po’ di ordine nelle cose.
Il 26 marzo nella sessione del Consiglio permanente della CEI il presidente cardinale Ruini apre i lavori con una prolusione dove invita tutti i cittadini a recarsi alle urne ed i cattolici a votare le forze politiche che esprimono al meglio i principi cattolici. Enuncia un decalogo di principi irrinunciabili al quale il Centrodestra esprime piena adesione e che invece la Sinistra ovviamente contesta. E infatti per rappresaglia il 10 aprile, Dodicesimo Atto, il ministro "verde" Bordon tenta di bloccare le trasmissioni di Radio Vaticana con il pretesto che non sono rispettati i parametri di emissione di onde elettromagnetiche, parametri che in Italia sono i più restrittivi d' Europa a detta di tanti esponenti della stessa sinistra.
Intanto continuano gli atti di violenza verso gli esponenti della Casa delle Libertà, le sedi ed i gazebo: Silvio Berlusconi riceve una pallottola in una busta, Alessandra Mussolini viene aggredita a Napoli e il 25 aprile i "centri sociali" mettono in scena nuove guerriglie bastonando rappresentanti di destra che volevano ricordare Mussolini e altri morti. Ma l' Ulivo non riesce a garantire il numero legale per l' approvazione di un decreto legge contro il terrorismo che sta rialzando la testa.
Viene messo in atto il Tredicesimo Atto chiamando in campo la stampa estera per lanciare altre calunnie, che non sono altro che la ristampa delle sciocchezze enunciate nella trasmissione Satyricon, ma altri autorevoli giornali quali il Time e Le Figaro ribadiscono che solo il popolo italiano può decidere da chi deve essere governato. Così come il Presidente Ciampi, il senatore Agnelli ed il presidente del Partito Popolare Europeo Martens, che la eventuale vittoria di Berlusconi sarà pienamente legittime e democratica. Inoltre, Quattordicesimo Atto , i DS e i Verdi denunciano il Tg4 di Emilio Fede per violazione della legge sulla par condicio mentre al concerto del 1° maggio, Quindicesimo Atto, il cantante Pelù definisce Berlusconi "el diablo" e Rosalinda Celentano legge sul palco una serie di e-mail contro il presidente di Forza Italia. L' ultimo gesto antidemocratico del centrosinistra si è perpetuato proprio il giorno stesso che il popolo italiano ha scelto di mandarli a casa, Sedicesimo Atto: molti seggi elettorali sono stati tormentati da file lunghissime ed a tanti cittadini non è stato possile votare!, mai successo nella storia della Repubblica, e tanti altri lo hanno potuto fare solo a notte inoltrata e con i primi risultati già in arrivo! Questo è successo per la contemporanea riduzione delle sezioni di un terzo, della eliminazione della possibilità di voto al lunedì mattina, dal naturale aumento dei votanti e dalla volontà di recarsi a votare che per gli italiani è maggiore quando si vota per il nostro Parlamento. Già nel 1999, quando fu preso questo provvedimento, per le elezioni Europee ed amministrative, si ebbero grandissimi disagi e quindi era altamente prevedibile che quest' anno sarebbe stato anche peggio, come sostenuto a tempo debito dai rappresentanti della Casa delle Libertà, che proponevano di votare per le Amministrative in altra data.
Il popolo italiano però non si è fatto abbindolare dai proclami televisivi di giornalisti, attori e cantanti chiamati alle armi da questa sinistra antidemocratica e il 13 maggio 2001 ha finalmente dato...a Cesare quel che è di Cesare. La Casa delle Libertà si è affermata nettamente con il 52% contro il 44 di tutto il centro-sinistra, compreso Rifondazione Comunista, che in Parlamento si traduce in circa 90 seggi di vantaggio come mai successo nella storia della Repubblica! Anche se i "falsari" della sinistra hanno cercato di minimizzare la sonora sconfitta evidenziando soltanto i risultati del maggioritario al Senato, dove effettivamente la differenza è stata minima.
Ma i komunisti italiani, consapevoli di non poter continuare a governare con pochi voti di scarto ed una congiuntura economica in netta discesa, che richiede la scelta di provvedimenti impopolari possibile solo con una forte maggioranza, avevano architettato il trappolone: hanno volutamente scelto di presentarsi divisi alle elezioni per poi ricompattare la base risvegliando la voglia di andare in piazza, fino a questo momento tenuta a freno, e a furia di manifestazioni e proteste fare cadere il governo e il suo odiato capo. Sperando così di vincere nettamente la nuova sfida elettorale. Dal loro punto di vista un piano veramente ingegnoso ed il primo passo per mettere in difficoltà il nuovo governo è stato il G8 di Genova a luglio, preparato già prima delle elezioni. Ma il terribile attentato dell' 11 settembre ha scombinato i loro piani e hanno dovuto rinviare i progetti di riconquista dell' amato potere. Peccato per loro però che nelle elezioni amministrative di primavera, sia nel 2002 che nel 2003, il popolo italiano ha riconfermato la sua fiducia per l' attuale governo, anche se ovviamente i falsificatori politici hanno tentato di dimostrare il contrario. Anche le elezioni provinciali in Trentino il 26 ottobre 2003 nel loro piccolo hanno confermato la misura delle forze in campo; anzi Forza Italia, nonostante i continui tentativi degli avversari di screditare il suo leader Silvio Berlusconi, ha guadagnato nettamente consensi.