Il vero racconto politico - Partito Democratico: il vecchio che torna vestito da nuovo

Nel 2007 Democratici di Sinistra e Margherita annunciarono la loro fusione, lanciando quella che poteva essere una vera novità politica. Si presentarono soli alle elezioni, credendo di riscuotere chissà quali consensi. Invece nel 2008 Berlusconi vinse nettamente, il PD non spostò consensi e l'unica novità è risultata la scomparsa dei comunisti dal Parlamento. Non credo che questo sia un fatto positivo, pur parlando da avversario, perchè di colpo si è messa da parte una storia politica importante, anche se spesso negativa. Secondo me, in un Paese  liberale, ogni cittadino ha diritto di essere rappresentato. Poteva ad ogni modo essere l'inizio di una nuova stagione politica, di dialogo e di mutamenti, invece tutto come prima e anche peggio! Veltroni ed i suoi si sono lasciati abbagliare ancora dal vecchio antiberlusconismo e, ancor peggio, sono sopraffatti dal giustizialismo di Antonio Di Pietro e la sua Italia dei Valori. Assistiamo di nuovo a squallide manifestazioni per qualsiasi stupidaggine e ad accuse becere e senza fondamento.

Ora, in vista delle elezioni amministrative del 7 giugno 2009, il PD è impegnato ovunque in elezioni primarie, assieme ai vecchi compagni di sempre. Che senso ha tutto questo? Non me lo chiedo solo io e tutto il Popolo della Libertà, ma anche tanti altri nella sinistra stessa, disorientati e delusi. Bersani si presenta come l'uomo del cambiamento, ma prosegue nel solito becero antiberlusconismo e nel giustizialismo.