Analisi di uno storico voto - Sinistra allo sbando

Gli ulivisti ( primo fra tutti il regista Moretti) hanno incolpato della sconfitta il mancato accordo con Bertinotti e la sua Rifondazione Comunista ben sapendo che esso non era assolutamente possibile nei temi proposti. Ma anche se R.C. e L' Italia dei Valori di Di Pietro si fossero uniti all' Ulivo la somma dei voti alla Camera darebbe 44% contro il 52 della Casa delle Libertà assieme a Democrazia Europea di D'Antoni, quindi un divario piuttosto netto. Al Senato però ci si sarebbe trovati di fronte ad una situazione di parità o vantaggio del centrosinistra, con la conseguenza di una probabile situazione di stallo con difficile risoluzione. Ma in una tale contrapposizione di alleanze gli elettori avrebbero ugualmente dato gli stessi voti ad una coalizione di centrosinistra così varia e composita? Io penso di no.

Un' altro aspetto importante di questa tornata elettorale è stata la "battaglia" dei Sindaci, della quale l'Ulivo ne ha fatto bandiera come rivincita, ma analizzando a fondo il voto anche qui ha vinto la Casa delle Libertà. Infatti nonostante il centrosinistra, questa volta spalleggiato da Rifondazione Comunista, abbia conservato il governo delle grandi città, nel conteggio totale dei Comuni dove si è votato si è avuto un sostanziale equilibrio. Considerando che nella precedente tornata elettorale la grande maggioranza dei comuni era del centrosinistra, la CdL ha ottenuto un grande successo.