La dittatura della minoranza

Prodi ebbe modo di muovere la bocca per un'ennesima volta affermando che il governo Berlusconi stava esercitando una dittatura della maggioranza. Ma anche un bambino può capire che se esistono una maggioranza ed una minoranza eletti dal popolo si è ovviamente e palesemente in presenza di una democrazia. Semmai si potrebbe parlare di dittatura della minoranza se quest'ultima vuole a tutti i costi cacciare chi è stato legittimamente eletto, senza tener conto che i governi cadono da soli, per incapacità o inconsistenza, oppure nelle urne.

Leggi tutto...

La sinistra ha perso la testa !

< ...Questi sono dei poveri malati terminali per overdose di odio, un odio stupido perchè assolutamente ingiustificato...> così esprime un lettore in una lettera; non potevano esserci parole migliori per descrivere la miserevole situazione in cui si è cacciata la sinistra italiana, dopo l'ennesima bruciante sconfitta, scavalcata anche da un Di Pietro qualsiasi!

Leggi tutto...

Zombi e bamboccioni al governo

Tremonti, 29 luglio 2007: < questo governo è così debole che non riesce nemmeno a cadere >. Ed anche altri dissero  che la forza di questo governo è proprio la sua debolezza.

Leggi tutto...

Camerati rossi

    Siccome in Italia è accattivante parlare male (giustamente) del fascismo e fa anche comodo elettoralmente, la sinistra definisce immediatamente "camerata" chi si dichiara un po' più di destra. Sfogliando il vocabolario "compagno di giochi, di studi o d'armi". A parte che sarebbe meglio essere camerati che comunisti, ricordando i milioni di morti che i rossi hanno sulla coscienza, ma i camerati che io vedo in giro sono quasi esclusivamente colorati di rosso:

Leggi tutto...

L'Unione...sovietica alla ricerca del nome perduto

 

L'implosione dei tre partiti storici della politica italiana ha creato una situazione complessa, specialmente nella sinistra che è alla perenne ricerca di un nome per la sua mutevole galassia. Ma l'anima bolscevica non ha abbandonato la sinistra e l'odio per Berlusconi costringe i moderati a sottostare loro, nonostante le divisioni evidenti che cercano di mascherare con un nome appropriato.Il premier Silvio Belusconi ha detto: < Si vede che sentivano tanto la mancanza dell'Unione Sovietica che l' hanno ricostruita in Italia >. Anche Marco Follini a "Che tempo che fa" del compagno Fazio il 12 febbraio 2005 ha affermato: < Si sono chiamati Unione per darsi coraggio >.

Leggi tutto...

"chi vota comunista fà peccato"

E' questa una frase che lessi su alcuni manifestini affissi in chiesa dal parroco di Misano Monte, una trentina di anni fa. Allora ne sorrisi, ma oggi devo ammettere che il prelato aveva ragione. Se uccidere è peccato, e lo è, fa peccato anche chi appoggia col voto chi si dice orgoglioso dell’ideologia comunista, che ha provocato milioni di morti in passato ed altri ancora oggi. Infatti il comunismo è una ideologia di morte perchè oltre a quanto citato si deve aggiungere l’aborto e la fecondazione assistita (nel mondo con l'aborto si condanna a morte una persona ogni secondo, mentre con l'eugenetica il numero è difficile da quantificare). Con la differenza però che per il nazismo ed il fascismo non si può esprimere, fortunatamente, la preferenza alle urne. Invece per il comunismo si può, purtroppo, tranquillamente votare.          

"Anche i ricchi piangano", ma con una Finanziaria lacrime e sangue sono ancora i poveri a piangere

L'odio di classe della sinistra italiana nel 2006 portò Rifondazione Comunista ad affiggere manifesti con questa frase assurda e contraddittoria, in preparazione della Finanziaria 2007. Ebbene, a fine anno si possono tirare le somme della cura comunista e ci si accorge che ancora una volta a pagarne le conseguenze sono le classi meno abbienti, proprio quelle che i compagni vorrebbero tutelare, o fanno finta di farlo.

Leggi tutto...

Compagno presidente

Dopo essere stato eletto presidente della Camera dei Deputati, primo comunista della storia italiana, Fausto Bertinotti è stato invitato alla trasmissione televisiva Porta a Porta condotta da Bruno Vespa. Il titolone di sfondo era appunto "compagno presidente" ed il neoeletto si è dimostrato orgoglioso di ciò. Non solo, durante l'intervista ha esternato le non mai nascoste simpatie per il subcomandante Marcos. Non ricordo se ha poi spiegato come possa conciliare il suo pacifismo con un guerrigliero, come lo era il "Che" altro simbolo dei pacifinti, ma non credo proprio che lo abbia fatto. Nel suo iter parlamentare ha inaugurato la nuova definizione di "deputato" al posto di onorevole come si usava, non c'è niente di male ma sa tanto di rivoluzione francese.

Anche il nuovo presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è un ex comunista e per quanto cerchi di essere imparziale la sua anima da "compagno" emerge in ogni sua dichiarazione ed in ogni suo gesto. Vedremo al momento opportuno se saprà garantire l'opposizione in modo imparziale.

Purtroppo le prove di questa apparizione dell'anima comunista di Napolitano non tardano a venire e la prima vittima è la povera Eluana Englaro che il Presidente avrebbe potuto salvare ma non lo ha voluto. Poi nel finale del settennato ha compiuto i suoi capolavori negativi, volendo prima a tutti i costi mettere in piedi il governo Monti. In una vera democrazia quando un governo non ha più i numeri si ridà la parola al popolo sovrano e si torna al voto, non si mettono in atto inciuci o pastrocchi vari. Invece Napolitano ha messo in piedi un governo dei cosiddetti tecnici (una forzatura lessicale perchè un tecnico è tale solo quando esercita il suo mestiere, altrimenti è un politico a tutti gli effetti) che ha operato un vero disastro, tutti i dati economici e sociali lo confermano: la pressione fiscale è schizzata dal 42% al 45, la disoccupazione dall’8 all’11, il pil è precipitato al 2,8. Peggio di così! Ora in questa assurda vicenda della formazione del nuovo governo Napolitano ha fatto il Pilato e si è inventato i “dieci saggi” per passare la patata bollente al nuovo Presidente. Ma la nomina di questi saggi è una cosa inutile perchè per stendere i programmi politici non c’è niente di meglio dei partiti, il loro compito è principalmente questo, e poi questi dieci punti scelti dovranno per forza essere votati dai partiti, allora che senso ha avere perso questo tempo? Se avesse voluto concludere il suo settennato con uno slancio d’orgoglio Napolitano avrebbe dovuto dire a Bersani, senza mezzi termini: “o ti accordi con Berlusconi o dò l’incarico a Renzi”.


L'Orlando furioso

Il poema cavalleresco di Ludovico Ariosto non c'entra, è solo lo spunto per spiegare come sia grande la supponenza dei catto-comunisti, che si credono gli Eletti per grazia divina e gli unici tenutari della verità e della giustizia. Addirittura più dei comunisti stessi! Leoluca Orlando, subito dopo aver capito che avrebbe perso nettamente la sfida a sindaco di Palermo, il 13-14 maggio 2007, ha iniziato ad urlare ai brogli e telefonato a destra e a manca come un cavaliere medioevale un po' schizzato. Come è possibile sostenere una tesi simile quando Diego Cammarata si riconferma sindaco di Palermo con oltre il 54% dei voti personali e con una maggioranza di oltre il 60? In tutta la Sicilia si è avuta la conferma della netta prevalenza della Casa delle Libertà ed una accoglienza entusiastica a Silvio Berlusconi in campagna elettorale. Non sarà che, dopo essere stato ex-sindaco, ex-deputato, ex-europarlamentare, il povero Orlando sia anche ex di se stesso?   

I sinistri della sinistra

 

Proprio così! la sinistra italiana è piena di “sinistri”, sia intesi come personaggi poco raccomandabili che come incidenti di percorso o di strategie. I primi sono tutti quelli che pur di conquistare il potere a tutti i costi adottano qualsiasi metodo per sconfiggere l’ avversario: dal discredito (tramite immani menzogne) alla demonizzazione, fino addirittura alla ricerca della condanna penale con l’ aiuto di magistrati fortemente politicizzati. I secondi sono tutte quelle iniziative intraprese per mettere in difficoltà gli avversari politici, anche a discapito del buon funzionamento della nazione e della difesa dei diritti dei cittadini. Ai nostrani Komunisti interessa soltanto la difesa delle amate poltrone. Andiamo ad esaminare come e perché.

      

Leggi tutto...

La vera anomalia italiana è la sinistra

La Grande Ossessione dei poveri defenestrati della sinistra è il Cavaliere del Male che ha rotto il loro bel "giocattolino" e, in modo talmente ossessivo che fa proprio pena, ripetono continuamente che Egli incarna la Grande Anomalia Italiana.

Leggi tutto...

Il partito stato

"Ognuno di noi da solo non vale nulla", così recita un manifesto dei Comunisti Italiani e rispecchia esattamente l'idea comunista di come deve essere organizzata la società degli "uguali" (anche se poi in realtà qualcuno risulta più uguale degli altri). Ma il Cristianesimo prevede l'esatto contrario, ogni individuo è importante nel disegno divino in quanto essere unico e irripetibile e dotato di "talenti" propri da mettere però al servizio della comunità. Per cui sovviene assolutamente incomprensibile come tanti cattolici possano allearsi politicamente con chi la pensa esattamente al contrario.

Rosy nel pugno

Pur di accontentare gli alleati comunisti e anticlericali, la "pasionaria" ex-democristiana Rosy Bindi, divenuta ministra della famiglia nel secondo tragico governo Prodi, pensa bene di scardinare la famiglia anzichè proteggerla e rinforzarla.

Leggi tutto...

"si pavoneggia con le penne degli altri"

Così il 13 febbraio 2007 si esprime Fabrizio Cicchitto, coordinatore di Forza Italia, dopo le solite sciocche esternazioni del premier Romano Prodi a proposito dell'inaspettato balzo nel 2006 del Pil (Prodotto Interno Lordo). Subito il "pavone" dall'India si è precipitato a dire <...lo sforzo del governo per dare una sterzata all'economia è premiato.>, ben gli risponde il senatore Schifani (F.I.) dicendo < fosse stato per la sua presunta sterzata l'Italia sarebbe andata fuori strada >.

Leggi tutto...

Liberalizzazioni di facciata e di regime

La sinistra spesso sostiene che il governo Berlusconi disponeva di una ampia maggioranza e che quindi poteva fare ciò che voleva ma non ha fatto niente in tema di liberalizzazioni. Non è assolutamente vero perchè aveva le mani legate, aveva contro i sindacati e la maggior parte della stampa (che sono i veri poteri forti) ed appena proponeva qualcosa gli erano tutti addosso. Invece per le vere liberalizzazioni ci vuole un accordo ampio fra maggioranza e opposizioni. La sinistra però, come suo stile, con pochi numeri e senza concertazione (da vero apparato di regime) ha immediatamente messo in atto provvedimenti che ancora una volta penalizzano le categorie più deboli. Mai si sognerebbero di toccare gli inutili carrozzoni delle tantissime inutili aziende municipalizzate e le cooperative loro amiche. Oppure ridurre drasticamente il numero dei parlamentari, che oggi risulta il triplo di quelli americani. Da queste cose si avrebbe un risparmio enorme per lo Stato ma non si potrebbe far funzionare a dovere il clientelismo delle poltrone e strapuntini vari.