Il 13 maggio 2001 resterà probabilmente una data storica per la nostra Repubblica, al pari di quel 2 giugno 1946 che vide i suoi natali. Potrà sembrare una affermazione eccessiva, di parte, ad effetto, ecc. Ma così non è, anzi è soltanto la constatazione di un dato di fatto supportata da varie motivazioni che andiamo ad esaminare:
La ricerca della verità è una delle principali aspirazioni a cui deve tendere ogni persona umana, per il bene personale e collettivo, nel corretto equilibrio delle cose. Così anche nella politica prima delle proprie convinzioni personali occorre accertarsi della veridicità dei fatti e degli avvenimenti, per poi trarne le proprie conclusioni. Per un cristiano è un dovere primario, spesso richiamato nelle parole di Gesù Cristo. E' quello che ho sempre cercato di fare e credo di esservi riuscito.
Se la destra difende la famiglia , io sono di destra.
Se il centrodestra è contro l'aborto , io sono di centrodestra.
Se il centro aiuta i piu' deboli , io sono di centro.
Se il centrosinistra difende la democrazia , io sono di centrosinistra.
Se la sinistra lotta con gli operai , io sono di sinistra.
Ma se il centrosinistra non fa niente di tutto questo ,
allora io sono di estrema destra!
L'assurda e abnorme condanna di Berlusconi, per reati inesistenti senza concusso e nè vittime, è l'ennesimo tentativo di bloccare chi vorrebbe finalmente riformare questo nostro bistrattato Paese. "E' una sentenza per far cadere il governo Letta", ha dichiarato correttamente Mariastella Gelmini.
- Silvio Berlusconi torna ad attaccare la maggioranza: «La sinistra non ha vinto le elezioni ma le ha taroccate. Continuo a sperare che imploda, stanno azzerando tutto il buon lavoro che abbiamo fatto in cinque anni. L’Italia tornerà a essere governata dal fronte liberale e da un uomo di sinistra come me: è un paradosso ma è vero visto che l'unica politica sociale di sinistra l'abbiamo fatta noi». Il Giornale, giovedì 25 gennaio 2007
Certo che se il PCI-PDS-DS o centrosinistra o Ulivo, o altro dir si voglia come più pare e piace, avesse un briciolo di passione per la vera politica che spesso porta ad avere anche autoironia e rispetto dell' avversario, dovrebbe ringraziare Silvio Berlusconi per la sua "discesa in campo". Se non ci fosse lui non saprebbero che cosa raccontare ai loro simpatizzanti e senza di lui non saprebbero su quali basi poter stare assieme in una coalizione talmente variegata.
Giovanni Paolo II dopo il ritorno al Padre, avvenuto il 2 aprile 2004, da tanti è stato definito Il Grande. Questo aggettivo si usa per i grandi personaggi della storia e volendolo usare anche in politica credo proprio che Berlusconi ne sia un degno candidato.
< Qualcuno fa appello alla dignità della politica e di chi la pratica professionalmente, ma è ovvio che l'argomento è privo di peso per uno come Prodi, perfettamente consapevole che dopo la disastrosa esperienza del suo governo dovrà abbandonarla, e non per ragioni di età...Non si può escludere che i "teodem" della ex-Margherita si facciano persuadere che la salvezza del governo Prodi val più di quell'anima. Per il momento, solo la senatrice Binetti ha mostrato di preferire qust'ultima.> Francesco Maria Agnoli, la Voce di Romagna sabato 8 dicembre 2007.
“Prima il tesoretto, ora l’assalto ai Bot, ai Cct e alle riserve dell’oro. Prodi vuole fare il primo ministro oppure Capitano Uncino?”.Così si espresse Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, l’8 agosto in seguito alle dichiarazioni del premier.
Così il Manifesto intitolava l'11 novembre 2006 a seguito della dichiarazione incredibile ed offensiva del presidente del Consiglio Romano Prodi "questo è un Paese impazzito", riferendosi alle proteste sulla Finanziaria giunte non solo dall'opposizione ma anche da esponenti della sua maggioranza e perfino ministro e sottosegretari.
"Era persino più serio quando partecipava alle sedute spiritiche...era arrivato ai confini della realtà. Ma adesso ha fatto un passo avanti...L'ultima è questa del Paese impazzito, che fa venire in mente quell'anziano che imbocca l'autostrada nella corsia sbagliata, si vede centinaia di auto che gli vengono addosso e s'infuria: < Chissà perché oggi viaggiano tutti contromano. Devono essere matti.> Mario Giordano, il Giornale lunedì 12 novembre 2006.
Si sono chiamati Unione anche se il vero nome sarebbe stato Disunione, visti i contrasti interni di questi primi passi tormentati della prima legislatura rossa italiana. A me però piace chiamarli Ulivone, ovvero Ulivo più Rifondazione.